Un nuovo, grave, attentato incendiario avvelena la campagna elettorale in vista delle amministrative che si svolgeranno il prossimo giugno a Carovigno. Nella tarda serata di mercoledì (9 maggio) è stato completamente distrutto dalle fiamme un chiosco adibito ad attività ristorativa situato presso la località marina di Pantanagianni. Il rogo ha investito anche parte della pineta al cui interno si trova la struttura di legno.
L’attività appartiene da anni all’imprenditore Nicola Semeraro, ex consigliere comunale di Carovigno eletto fra le file di Forza Italia, già vittima di un altro atto intimidatorio avvenuto nel giugno 2017, quando venne devastato l’uliveto di sua proprietà situato in zona Pezze D’Arena, al confine con contrada Bufalaria, sempre nell’agro di Carovigno.
Gli incendiari sono entrati in azione intorno alle ore 22,40. Il chiosco e i servizi annessi sono stati cosparsi di benzina. “Se non avesse piovuto fino a pochi minuti prima – dichiara a BrindisiReport Nicola Semeraro – l’incendio avrebbe avuto conseguenze ancor più gravi”. Il rogo è stato domato dai vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni.
I rilievi del caso sono stati effettuati dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni. Il fabbricato era sprovvisto di telecamere. I militari effettueranno un nuovo sopralluogo per verificare l’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza nelle vicinanze.
Ma si tratta di una piccola pineta a ridosso delle dune e del demanio marittimo, al confine tra la costa di Specchiolla e quella di Pantanagianni., attrezzata. Quanto al movente, è più che fondato il sospetto che possa esservi un nesso fra il raid e l’impegno politico di Semeraro. “Nella serata di ieri – afferma ancora l’imprenditore – il sottoscritto, il candidato sindaco di Forza Italia, Vito Perrino, e l’ex sindaco di Carovigno, Carmine Brandi, avevamo maturato la decisione di convocare per stamattina (10 maggio) una conferenza stampa nel corso della quale avremmo presentato la lista di Forza Italia”.
Ma dopo l’attentato, Semeraro ha fatto marcia indietro. “Ho chiesto – dichiara l’imprenditore – di bloccare la conferenza stampa. Non voglio più avere nulla a che fare con la politica. Devo pensare innanzi tutto alla mia famiglia. Il clima che si sta respirando in questo periodo intorno alla politica carovignese è più avvelenato del solito. Carovigno ormai è un regno a parte. Io ormai non me la sento più di combattere contro i mulini a vento. Mi sento solo e devo pensare alle mie attività imprenditoriali”.
L’incendio, purtroppo, avrà anche pesanti ricadute occupazionali. “Eravamo pronti ad aprire l’attività – spiega Semeraro – in vista della prossima stagione estiva. Ma adesso ho un cartello con scritta vendesi in macchina”. Circa 25 persone rischiano di ritrovarsi senza lavoro, dice Semeraro, che è stato anche vicesindaco di Carovigno. la famiglia del costruttore edile gestisce anche un resort tra Specchiolla e Pennagrossa.