Carovigno, il Partito Comunista: “Trent’anni di centrodestra, nessuna traccia di benessere sociale”

Dopo le dimissioni del sindaco Brandi e la “caduta” della sua amministrazione, si accende il dibattito politico in città, dal partito Comunista.

Dopo le dimissioni del sindaco Brandi e la “caduta” della sua amministrazione, si accende il dibattito politico in città, dal partito Comunista: “Da trent’anni di semina dei governi di centrodestra, dal raccolto non c’è traccia di sviluppo e benessere sociale, si è raccolto  solo il qualunquismo e l’opportunismo spartitorio praticato  all’interno delle diverse fazioni  dello stesso centrodestra”, scrive il direttivo cittadino. “Carovigno ha una storia di   rappresentanti politici pronti a cambiare casacca in base a calcoli personalistici-opportunistici. In poco più di quattro anni, dal maggio 2013 ad oggi, a Carovigno i governi sono stati interrotti per tre legislature da tre commissari prefettizi  e ciò non rende omaggio agli abitanti del nostro paese“.

Si è creato un distacco abissale tra  l’opportunismo dei politici di lungo corso ed il popolo esasperato dai disagi socio-culturali, sanitari-ambientali, economici, occupazionali. Alla popolazione vanno solo diritti negati e tante tasse. Carovigno è il paese  dalle facili  bandiere blu: la riserva marina di Torre Guaceto, i caroselli estivi degli auto-spurgo, l’enorme quantità di acqua prodotta dai  depuratori non viene riutilizzata ma  finanziata e progettata per essere scaricata in mare“, sostengono sempre dal partito Comunista. “Nessuno strumento urbanistico per Carovigno.  Il paese è schiacciato da una cappa occulta che non permette   di affrontare e  risolvere i problemi sociali“.

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