No al decreto d’urgenza: il consorzio di Torre Guaceto potrà, senza nessun impedimento o vincolo, continuare nell’attività di parcheggio nell’area individuata all’interno della riserva.
E’ questa la decisione del Consiglio di stato che non ha accolto l’istanza giunta da una società privata, che si era rivolta prima al Tar, contro le disposizioni del comune di Carovigno e del consorzio per la gestione del servizio. Parcheggio, nei pressi del Meditour, a ridosso dell’area che in futuro diventerà la “La porta della Riserva” in un terreno di recente acquistato dal consorzio dell’oasi, attivo dall’8 giugno scorso, e che permette tramite un servizio navetta di poter raggiungere e fruire della spiaggia di Pennagrossa.
La decisione del consiglio di stato di ieri, non sarebbe comunque l’ultima: fissata per il prossimo 26 luglio l’udienza collegiale che affronterà la questione. Il consorzio di gestione della riserva, come già al Tar, anche al consiglio di stato per questa vertenza si è affidata all’avvocato Pietro Quinto. Lo stesso legale sottolinea alcuni aspetti della vicenda.
«Il Tar di Lecce aveva rigettato la domanda di sospensiva proposta dalla società sul diniego opposto dal Comune. Da qui l’appello al Consiglio di Stato, che, in prima battuta, ha rigettato la richiesta di una misura cautelare urgente. Nella memoria difensiva è stato evidenziato – si legge nella nota del professionista incaricato da Torre Guaceto- l’importanza del servizio già attivato dal consorzio e finalizzato a soddisfare le esigenze ambientali e logistiche dell’area protetta».
Un ‘attività che ormai da quasi un mese è entrata a pieno regime nel sito di proprietà del consorzio. «Si tratta di un parcheggio avente una capienza massima di 350 auto e dotato delle necessarie autorizzazioni. La difesa del consorzio, tra l’altro, ha eccepito che la società ricorrente non possiede l’autorizzazione “Via” necessaria al fine di poter attivare il servizio. Sicché non v’erano ragioni logico-giuridiche per contrastare l’ iniziativa del consorzio –conclude la nota dell’avvocato Quinto- che non persegue finalità di lucro, e totalmente indirizzata a salvaguardare l’ambiente nell’area marina protetta».
La vertenza ed il confronto tra le varie posizioni, e quindi da un lato il consorzio, dall’altro i privati, è destinata a durare almeno fino al 26 luglio, quando il consiglio di stato si pronuncerà sulle richieste della società che vorrebbe attivare il servizio parcheggio all’interno di un’altra area della riserva.
Nella fase di pronuncia al Tar anche il comune di Carovigno si era costituito in giudizio per sostenere le ragioni, dal punto di vista amministrativo della scelta fatta nei mesi precedenti. Nel febbraio scorso, l’allora commissario prefettizio del comune di Carovigno Vito Onofrio Padovano aveva annunciato che per questa estate non ci sarebbe stato nessun avviso pubblico per individuare possibili aree da destinare a parcheggio, ma che era prefigurabile una collaborazione con il consorzio. Decisione che ha trovato conferma, fino adesso nella decisione del Tar ed in questa prima udienza al consiglio di stato.